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Un povero viandante

Inni, 20


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Introduction
All Verses

1. Un povero viandante spesso mi apparve sulla via; vedendo la sua scarna man non seppi nulla ̑a lui negar. Il nome suo non seppi mai, neppur compresi ̑il suo destin; ma nello sguardo suo qualcosa mi trafisse dolce ̑il cuor.

2. Un giorno ̑in cui il mio scarso cibo ̑al desco preparai, il pover’uomo ̑entrò il pane benedisse ̑e pur spezzò. Celeste manna ̑allor gustai, migliore cibo n’ebbi mai; col pan che la sua man m’offrì non ebbi fame, no, mai più.

3. Lo scorsi ̑un giorno ̑accanto ̑all’acqua limpida di un ruscel, stremato ̑al suolo non gli riusciva di trovar ristor. Solerte l’uomo dissetai ̑ed un miracol si compì; con l’acqua ch’ei m’offrì da ̑allor non ebbi sete, no, mai più.

4. A notte fonda un uragano dal mio sonno mi svegliò, la voce udii di un uomo che chiedea riparo al suo vagar. Il mio giaciglio gli donai e a terra, al freddo, riposai. Nel sogno mi sembrò di viver nel giardino del Signor.

5. Sul mio cammino un dì ferito a morte, a terra lo trovai; il sangue gli asciugai allor, ristoro diede al suo dolor. Riprese forza, lo nutrii e le ferite gli fasciai. Dal peso dei peccati miei il cuor la pace alfin trovò.

6. Qual traditore poi lo vidi un dì tenuto prigionier, tra tanti accusator io solo ardii difender il suo onor. Provando la mia fedeltà mi chiese di morir per lui. Vincendo il mio timor risposi, “Sì, per te or morirò”.

7. Si palesò d’un tratto il pover’uomo innanzi agli occhi miei, e nelle mani sue potei toccar i segni del Signor. Per nome Ei mi chiamò e commosso al petto Suo mi strinse allor. “Fratello mio”, promise “tu sarai con me in eternità”.