1. Santi, venite, senza ̑alcun timor,
lieto è il cammin.
Anche se duro ̑è questo nostro ̑errar,
verso ̑il ciel noi andrem.
Le vane cure ̑abbandoniam
se gioia pura ̑aver vogliam.
Allora si, noi canterem:
“Tutto ben, tutto ben!”
2. Se il destin difficile ̑è ̑affrontar,
questo ̑è ̑il pian del Signor.
Come possiamo gloria acquistar
se la prova ̑evitiam?
Di nuovo ̑ardore ci ̑armerem
e sempre Dio con noi avrem.
E presto ̑a tutti ̑annuncerem:
“Tutto ben, tutto ben!”
3. Quel suol nell’Ovest in eredità
Dio darà al fedel;
dove nessuno ̑il male porterà,
nel Signor pace ̑avrem.
In dolci cori lodi ̑a Te
intoneremo, ̑o nostro Re.
Dopo ̑il periglio canterem:
“Tutto ben, tutto ben!”
4. E se la morte ci cogliesse ̑un dì,
prima ̑ancor d’arrivar,
liberi ̑alfin dal nostro ̑uman soffrir,
noi sarem col Signor.
Un dì la vita ̑avremo ̑ancor,
qual dolce pace ̑ognuno ̑avrà.
E ̑un cor s’udrà nel ciel seren:
“Tutto ben, tutto ben!”
Testo: William Clayton, 1814–1879
Musica: Motivo popolare inglese