1. Per la Patria di cui siam figli
Signor Ti ringraziam,
per l’incanto della vita
che godiamo ̑in libertà.
Han trovato qui dimora
i dispersi d’Israel,
per le valli e le montagne,
Signor Ti ringraziam.
2. Se per man degli oppressori
abbiam sofferto ̑un dì,
resi forti dal dolore
la vittoria avremmo ̑al fin.
L’ardua prova non ci tolse
il coraggio di lottar,
per le valli e le montagne,
Signor Ti ringraziam.
3. Ci ̑hai condotti a questa terra
coi monti ̑attorno a noi,
sentinelle dei confini
della nostra ̑eredità.
Per le rocce ed i fiumi
ed il fertile terren,
per le valli e le montagne,
Signor Ti ringraziam.
4. Siam guardiani di ̑un grande faro
la cui luce ̑al mondo ̑andrà,
siam guardiani d’un altare
sotto questo azzuro ciel.
Dalle rocce ̑abbiam coraggio
e ci forgia la Tua man,
per le valli e le montagne,
Signor Ti ringraziam.
Testo: Felicia D. Hemans, 1793–1835; adattamento di Edward L. Sloan, 1830–1874
Musica: Evan Stephens, 1854–1930